10/05/21

Diario Di Una Cassiera Disagiata - #20


I giorni di pioggia, sono imprevedibili.
Specialmete se sei una cassiera.
Perchè le situazioni in cui puoi ritrovarti sono due:
1° Essere trasportata nel deserto dei Tartari.
2° Essere intrappolata su d'un treno Giapponese nell'ora di punta.
Ovviamente la prima opzione, è la gioia scesa in terra.
Pace e silenzio, alternate solo dalle stupide canzoni alla radio, che però puoi cantare a squarciagola, senza rischiare che ti guardino male solo perchè cerchi di essere allegra mentre loro sono morti dentro.
Una felicità talmente squassante, che Niles che balla in giro è nulla in confronto a te.
Ma poi, dal nulla, subentra la seconda opzione, ed è li che cominci a sperare che il diluvio universale ti

colpisca, e tu possa rimanere schiacciata da un ramo, pur di non dover affrontare quello che sta per accadere.
Perchè non solo lo spazio intorno a te si dimezzerà talmente tanto, che potresti effettuare una pulizia dei denti al cliente che ti sta gentilmente alitando in faccia, ma anche perchè finirai magicamente in un asilo abusivo al chiuso senza saperlo.

E li comincierà lo spasso.
Dal cliente che grondando acqua anche dal cappello impermeabile, ti chiederà immancabilmente dove trovare il latte, alla mamma disperata che entra in negozio liberando i figli come al parco, pur di avere cinque minuti di pace.
E li, inizierà la lotta alla sopravvivenza.
Clienti assatanati che ti assalteranno con mille domande al secondo, VS. clienti che ti spingeranno pur di passare e arrivare per primi al cartone di uova scontato di ben dieci centesimi, per poterne comprare diciassette pacchi.
E tu pazientemente, cerchi di districarti tra il mare di clienti, carrelli, bambini urlanti e insulti che senti tirarsi tra loro.
Perchè ebbene sì. 
Sono anche i giorni in cui sono capaci di accapigliarsi tra loro.
E mentre due vecchietti bisticciano sopra una confezione di brioches su chi abbia la precedenza per passare in corsia, tu fuggi in magazzino, sperando di avere un momento di lucidità e solitudine.
Che verrà prontamente sventato, dalla solita cliente puntigliosa, che non credendo alle parole delle altre povere disgraziate come te che sono disperse per quello che al momento si è trasformato nell'inferno in terra, si insinuerà la dove nessun cliente dovrebbe, pur di chiederti:

"Signorina ma i prodotti che devono uscire domani?"
....

"...Arrivano domani."
....
"Ah perchè credevo di trovarli già oggi."

Ma se escono domani.....

....E la tua sanità si disgrega sempre più.


                                                      


                                     ......Poi vi chiedete perchè siamo sempre esaurite.... 

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“Ultimamente erano successe tante di quelle cose strane che Alice aveva cominciato
a credere
che di impossibile non ci fosse quasi più nulla.”
Cit. Alice In Wonderland <3